L’AMBIGUO MATERNO è un convegno promosso da Femminile Maschile Plurale e Libera Università della Donne di Milano in collaborazione con la Fondazione Biblioteca Classense con l’intento di indagare la grande questione del materno, fuori e oltre gli stereotipi sulla “naturalità” dell’essere – la donna – prima di tutto madre.
21 e 22 marzo 2014 – Sala Muratori della Biblioteca Classense – Ravenna
- Esiste l’istinto materno? Si è madri naturalmente o culturalmente?
- La naturalità della maternità conviene alle donne?
- Chi sono le childfree o childless ? Esistono solo in Usa o anche in Italia?
- E’ – questa del materno – solo una questione storica e politica, o anche antropologica?
Il convegno/ seminario propone uno spazio di studio, riflessione, confronto, nel solco delle esperienze seminariali di Femminile Maschile Plurale, con una fase di studio in una sessione pubblica (21 marzo pomeriggio), a cui fare seguire, subito dopo, una fase di riflessione e confronto, aperta a chiunque voglia approfondire (22 marzo mattina).
Venerdì 21 marzo, a partire dalle ore 15
Le aporie del materno nel femminismo italiano
Lea Melandri, Università delle Donne di Milano
La mostruosità delle non-madri: una su cinque non lo fa
Eleonora Cirant, Scrittrice
Le donne nello spazio pubblico. Come la mettiamo con “ il materno”?
Vanessa Maher, Università di Verona
Nel nome della madre. Breve storia per immagini
Serena Simoni, Femminile Maschile Plurale
Sabato 22 marzo, a partire dalle ore 9.30
Seminario di approfondimento e dialogo delle/dei partecipanti con le relatrici.
Al Convegno/Seminario, che ha il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche e Cultura di genere del Comune di Ravenna, la partecipazione è gratuita.
Per ragioni organizzative si consiglia l’iscrizione Marinamannucci58@gmail.com
Cell. 339 7028364 dalle 13 alle 14, dalle 19 alle 20.
per me esiste (di solito, non sempre e con le sue ambivalenze, lati chiari e lati oscuri..) l’amore materno (e paterno) più che l’istinto. Per il resto: avere figli è una scelta rispettabile come quella contraria. C’è chi li vuole, chi non li vuole, chi li vorrebbe ma non può, chi prima non li voleva e cambia idea..tutto legittimo
ed essere madre non annulla l’essere donna ed essere umano così come l’essere padre non annulla l’essere uomo
e non ha senso parlare di naturale e non naturale dato che noi siamo un mix di natura cultura e storia ma siamo sempre responsabili di noi stessi nel bene e nel male, e siamo in grado di sapere che cosa vogliamo
Sottoscrivo e rilancio sull’ultima frase: il problema è appunta sapere cosa vogliamo. Qui si apre la sfida della libertà umana.