Le pillole contraccettive di terza e quarta generazione sono sotto indagine dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) per rischio di trombosi venosa e arteriosa. Eppure, in Italia, un silenzio di pece è calato sull’argomento da quando, a febbraio, l’EMA ha avviato l’indagine in seguito al caso di Marion Larat. La giovane donna francese ha infatti fatto causa alla Bayer dopo essere stata colpita da un attacco celebrale che l’ha portata in coma e che l’ha lasciata con handicap gravi.
Nuove indagini confermano il doppio di rischio di trombo-embolia, legato all’uso delle pillole più recente
E mentre in Francia le donne ritornano alle più sicure pillole di seconda generazione o passano all’uso della spirale al rame (+ 45% in un anno), in Italia le pillole di 3° generazione, nate negli anni ’90, sono le uniche che si possano ottenere gratuitamente in quanto inserita dall’Agenzia italiana del farmaco tra i cosiddetti farmaci di “fascia A“, cioè rimborsati interamente dal sistema sanitario nazionale.
In questo articolo scritto a 4 mani con Piero Puzzi, ginecologo, spieghiamo:
- le differenze tra i diversi tipi di pillole anticoncezionali in commercio
- perché alcune sono rimborsate e altre no
- come funzionano i prezzi dei farmaci
- il conflitto d’interessi tra prezzo dei farmaci e farmacovigilanza (con il parere di Silvio Garattini, Ist. Mario Negri Milano)
- la revisione delle pillole contraccettive di ultima generazione da parte dell‘Agenzia del farmaco europea (EMA).
L’articolo completo è sul sito dei consultori laici autogestiti della Lombardia:
Qui trovate una tabella con
- elenco delle pillole in commercio
- classe di appartenenza
- prezzo
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Pubblicato da EC
Giornalista pubblicista, bibliotecaria, web content editor, video-maker. Argomenti: diritto alla salute e salute riproduttiva, contrasto alla violenza di genere, studi di genere, cittadinanza attiva
Instagram: @Eleonora_Cir
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Molto molto interessante quello che scrivete: l’Italia è anche peggio del terzo mondo.
Questi farmaci pericolosi e chiaramente sostituibili da altri più sicuri, andrebbero proprio tolti dal commercio, altro che passati dallo stato e questa gente dovrebbe andare a lavorare un pò la campagna. Grazie del vostro lavoro.
Grazie a te per il commento Aster. Chissà cosa combinerebbero, a lavorare la campagna 😉
Ciao Eleonora! Il post mi ha colpito molto, tanto che l’ho rilanciato in un mio post su questo sito web: http://www.ilportalenews.it/notizie.php?c=200&argomento=BLOG&id=200
Grazie Laura, sei sempre molto attenta e generosa!